
Sono nata a Terlizzi, in una famiglia di floricoltori. Sembra che proprio mio nonno e i suoi numerosissimi fratelli abbiano avuto il merito di aver portato nel nostro paese il florivivaismo, che poi negli anni è diventato un settore importante dell’economia locale.
È così che sono cresciuta pattinando con i rollerblade tra le serre di rose, garofani e tutti quei fiori che venivano poi venduti nel grande mercato dei fiori di Terlizzi, uno dei più importanti d’Italia.
In realtà ho studiato legge, volevo fare l’avvocato. Ma ho sempre avuto un richiamo per tutti i lavori creativi e manuali. Sono sempre stata convinta che il lavoro manuale sia una chiave per la felicità, perchè ti da la possibilità di vedere il risultato di quello che fai ed esserne soddisfatto.
Sul finire degli studi mi è capitato di aiutare una fiorista come lavoretto estivo, e lì mi sono resa conto che andavo a dormire elettrizzata per il lavoro che avrei fatto l’indomani.
Ecco che ho appeso la laurea al muro e nel 2016 è nata Flower Addicted.
Oggi con me c’è un’affiatata squadra di fioristi e allestitori e, soprattutto, i miei instancabili genitori.
Lavorare con le scadenze dei matrimoni e altri eventi, e difendere al contempo i fiori dalle intemperie, rende il nostro lavoro molto faticoso.
Mentre lo fai ti chiedi sempre chi te lo fa fare, però poi quando hai finito ti guardi indietro e…